Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: i rifiuti non esistono.
I rifiuti sono un’invenzione (sbagliata) dell’uomo. Per rendercene conto, partiamo dal considerare i principali sinonimi con i quali siamo soliti appellarli: spazzatura e immondizia.
La spazzatura è il prodotto dello spazzamento delle strade. Il termine non lascia spazio a dubbi interpretativi. I materiali raccolti nel corso delle attività di pulizia delle strade ammontano a circa il 6-8% dei rifiuti solidi urbani, quelli denominati con la sigla RSU. Dare della “spazzatura” al rifiuto, quindi, è come volerlo sminuire!
Immondizia, invece, deriva dal latino immunditia, derivazione di immundus e cioè immondo. Nei rifiuti l’unica cosa che c’è d’immondo è il sudicio comportamento che ci porta a considerare i materiali di cui sono composti come qualcosa di cui disfarci, da allontanare, da rifiutare.
I rifiuti sono considerati come la naturale (o innaturale?) deiezione della moderna società dei consumi. Maggiori consumi corrispondono a un incremento di rifiuti prodotti. Verso le deiezioni abbiamo un’atavica repulsione che ha generato il fuorviante concetto di rifiuto.
Continua… 😉
Il TESTO è tratto da IL METODO GREENOPOLI, Giovanni De Feo, 2014, Edizioni IL PAPAVERO, Manocalzati (Av).
Ecco uno “storico” video in cui già si raccontava che I RIFIUTI NON ESISTONO…
[19-04-2008, Bagnoli Irpino (AV), Convegno: “Rifiuti: differenziare fa la differenza”]
[Ottobre 2014, Salerno, Evento Comuni Ricicloni di Legambiente Campania]
Occorrerebbe portare questa presentazione di comune in comune soprattutto al sud
Martina, grazie per il tuo commento: da dicembre dello scorso anno a giugno, con il progetto educativo ambientale IL METODO GREENOPOLI, ho percorso 6.000 km in giro per la Campania, raccontando – soprattutto ai bambini – che I RIFIUTI NON ESISTONO
I “rifiuti” NON esistono.
https://it.beauty.yahoo.com/post/138607657621/come-riutilizzare-le-bustine-di-t%C3%A8