L’Istituto Penitenziario di Avellino fa scuola su raccolta differenziata e compostaggio

La mattina di mercoledì 16 novembre, presso la Sala Polivalente dell’Istituto Penitenziario di Avellino, organizzato dall’Istituto Tecnico per Geometri “Oscar D’Agostino”, si è tenuto l’incontro di studio dal titolo “Dalla raccolta differenziata della frazione umida al compost: strumenti e tecniche di ottimizzazione”. All’incontro hanno partecipato gli allievi che frequentano le classi del D’Agostino presso l’Istituto penitenziario.

L’incontro è stato introdotto dalla prof.ssa Alfonsina Nazzaro, che ha sottolineato l’importanza di simili iniziative per costruire e rafforzare la fiducia nel “cammino di libertà” che si fa all’interno di una struttura penitenziaria attraverso il percorso scolastico. La professoressa Nazzaro ci ha tenuto a ringraziare tutti i dipendenti della casa circondariale per il supporto fornito per la riuscita della manifestazione.

Il prof. Pietro Caterini, Dirigente dell’I.T.G. “O. D’Agostino”, ha ribadito quanto sia importante “fare le cose col cuore” e per questo ci ha tenuto a ringraziare i professori Lucio Caso Claudio Galasso che nei mesi scorsi hanno guidato gli studenti del geometra presso la casa circondariale in un’attività sperimentale di compostaggio domestico, alla quale ha dato un importante contributo l’ispettore Rita Beato. Il prof. Caterini ha ringraziato la Sumus Italia che nell’occasione ha omaggiato l’Istituto penitenziario di cestelli traforati e sacchetti di carta riciclata per la raccolta dell’umido.

Il dott. Paolo Pastena, Direttore dell’Istituto penitenziario di Avellino, ha donato al progetto diverse compostiere che serviranno ad accogliere il materiale umido raccolto in maniera differenziata per la successiva produzione di compost all’interno della struttura penitenziaria. Il Direttore ha rimarcato il valore di “sfida” del progetto, poiché con esso si proverà ad “essere un po’ più avanti del rispetto delle regole”, fornendo un importante stimolo per contribuire a creare e accrescere il senso civico di tutti.

Il prof. Giovanni De Feo, docente di Ecologia Industriale dell’Università degli Studi di Salerno, ha presentato il progetto di raccolta differenziata e compostaggio alla sua maniera, con l’aiuto di aneddoti, battute e con i suoi “green rap”, divenuti ormai un vero e proprio marchio di fabbrica del progetto pedagogico-ambientale Greenopoli (www.greenopoli.it), che nel corso degli ultimi due anni lo ha portato nelle scuole di tutta la Campania, arrivando ad incontrare più di ventimila studenti. Il prof. De Feo ha chiuso l’intervento con la lettura del racconto breve “L’Ecolivella… la vita è tutta un ciclo e riciclo” tratta dal suo libro “Il metodo Greenopoli” uscito nel 2014 per i tipi di Edizioni Il Papavero di Manocalzati.

Il dott. Franco Romano, Responsabile Commerciale di Sumus Italia per il Sud, ha spiegato i motivi dell’efficacia dell’uso combinato del cestello traforato e del sacchetto traspirante in carta riciclata di Sumus Italia nelle gestione dell’umido. Il sistema consente una riduzione di almeno il 20% in peso dell’umido, per evaporazione dell’acqua, con scomparsa pressoché totale dei cattivi odori e, inoltre, il sacco di carta fornisce sostanza cellulosica utile al successivo processo di compostaggio. Il dott. Romano ha suggellato il suo intervento con un noto aforisma di San Francesco d’Assisi: “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”.

L’iniziativa si è conclusa a suon di rap con “Il brutto rap dei rifiuti” che si chiude con un importante invito: “Rimettiamoci a pensare, è tempo di cambiare!”.

 

[Nell’immagine un origami fatto dalle Persone che vivono presso la casa circondariale grazie allo straordinario lavoro fatto dalle educatrici]

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