Sabato mattina, 12 aprile, Montoro (AV) si è trasformata in un laboratorio di idee e sostenibilità, grazie all’iniziativa promossa presso l’Istituto “Abate Galiani”, eccellenza del territorio guidata dalla dirigente scolastica Mimma Cirasuolo.
Al centro della mattinata, un tema quanto mai attuale e urgente: la fast fashion e i rifiuti tessili. A condurre la riflessione, il lavoro di tesi di Mattia Napoli, laureando in Ingegneria Gestionale presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale (DIIn) dell’Università degli Studi di Salerno. Il suo percorso di ricerca – coordinato dal prof. Giovanni De Feo, alias Mr. Greenopoli – unisce rigore scientifico e sensibilità ambientale, incarnando perfettamente lo spirito del genius loci: l’intelligenza a km zero che nasce sul territorio e per il territorio.
L’incontro è stato reso possibile grazie all’impegno della prof.ssa Rosita Gargano, del prof. Stefano Guariniello e di un team di docenti che ha saputo coinvolgere gli studenti in modo attivo e partecipato.
Non solo teoria: ai ragazzi è stato somministrato un doppio questionario di indagine sociologica, pensato per raccogliere le opinioni, le abitudini e le proposte dei giovani cittadini di Montoro in merito al consumo di moda e alla gestione dei rifiuti tessili. Perché la loro voce conta, eccome: sono loro a vivere il presente e a costruire il futuro.
La discussione ha toccato tanti aspetti: l’impatto ambientale dell’industria tessile, il consumismo legato ai capi usa-e-getta, le condizioni di lavoro nei paesi produttori, ma anche le possibilità concrete di cambiamento attraverso l’economia circolare, il riuso creativo e l’acquisto consapevole.
L’Abate Galiani si conferma ancora una volta un presidio culturale e formativo attento alle sfide del nostro tempo. E l’esperienza di Mattia Napoli dimostra come l’università possa dialogare con le scuole e le comunità locali in modo virtuoso e generativo.
Greenopoli è fiera di raccontare storie come questa: dove la passione per l’ambiente incontra la scienza, dove i giovani si interrogano, propongono e agiscono. Perché la sostenibilità comincia da casa – e a Montoro ha già messo radici forti.