Il 28 febbraio 2025, presso il Salone dei Medaglioni del Museo Diocesano di Nola, si è tenuto un convegno di grande rilevanza storica e culturale, organizzato dall’Archeoclub di Nola “Dott. Luigi Vecchione” in collaborazione con l’Istituto Paritario Alberghiero “Galileo Galilei” di Nola. L’evento, dal titolo “L’Acquedotto Augusteo del Serino: un’opera di mirabile ingegno nell’archeologia della zona di Nola”, ha offerto un viaggio affascinante alla scoperta di una delle più straordinarie opere idrauliche dell’antichità, capace di segnare profondamente la storia e il territorio di Nola e dei suoi dintorni.
Un’opera straordinaria al centro del dibattito
L’Acquedotto Augusteo del Serino, realizzato in epoca romana, rappresenta un capolavoro di ingegneria idraulica che ha garantito per secoli l’approvvigionamento idrico di numerose città campane, tra cui Napoli, Pompei e, naturalmente, Nola. Il convegno ha permesso di approfondire non solo le caratteristiche tecniche dell’opera, ma anche il suo impatto storico, culturale e sociale sul territorio.
Il programma del convegno
Dopo i saluti istituzionali di Flora Nappi Ambrosia, Presidente dell’Archeoclub di Nola, e di Ottaviano Vistocco, Sindaco di Santa Lucia di Serino, il convegno è stato introdotto e moderato dal Prof. Giovanni De Feo, Docente di Ecologia Industriale presso l’Università degli Studi di Salerno, noto per il suo impegno nella divulgazione scientifica e ambientale.
Gli interventi dei relatori hanno offerto una panoramica completa e articolata sull’Acquedotto Augusteo:
- Ottaviano De Biase ha illustrato il ruolo centrale dell’Acquedotto nella storia di Serino, sottolineando l’importanza delle sue acque e l’eredità storica lasciata nei secoli.
- Antonia Solpietro ha approfondito il tema dell’approvvigionamento idrico a Nola alla fine dell’Ottocento, evidenziando come l’acqua del Serino abbia continuato a influenzare la vita della città anche in epoche più recenti.
- Giacinto Libertini ha portato il pubblico alla scoperta dell’Acquedotto Augusteo nell’ambito dell’archeologia viva della zona di Nola, mostrando come l’opera sia ancora oggi un punto di riferimento per gli studi e le ricerche archeologiche.
- Bruno Miccio ha concluso gli interventi con un excursus storico sull’Acquedotto, dalla sua costruzione in epoca augustea alle scoperte recenti, passando per i lavori di restitutio e il nuovo tracciato.
Un’occasione per riflettere sul patrimonio storico e ambientale
Il convegno ha rappresentato un’importante occasione per riflettere sul valore del patrimonio storico, archeologico e ambientale del territorio. L’Acquedotto Augusteo del Serino non è solo un’opera di ingegneria idraulica, ma un simbolo della capacità dell’uomo di dialogare con la natura, sfruttandone le risorse in modo sostenibile e rispettoso.
In un’epoca in cui la gestione delle risorse idriche è diventata una questione centrale per il futuro del pianeta, eventi come questo ricordano l’importanza di guardare al passato per trarre insegnamenti utili al presente e al futuro.
Conclusioni
L’iniziativa dell’Archeoclub di Nola e dell’Istituto Alberghiero “Galileo Galilei” ha dimostrato ancora una volta quanto sia fondamentale valorizzare e promuovere il patrimonio culturale e storico del territorio. L’Acquedotto Augusteo del Serino, con la sua storia millenaria, continua a essere un punto di riferimento per studiosi, appassionati e cittadini, un ponte tra passato e presente che merita di essere preservato e raccontato.
Per chi volesse approfondire ulteriormente l’argomento, il sito Greenopoli.it rimane a disposizione con ulteriori contenuti e riflessioni sul tema dell’acqua, dell’archeologia e della sostenibilità.