Organizzazione e solidarietà le parole d’ordine del futuro

Quante volte ci sentiamo dire che «il cambiamento non esiste», che «le cose non cambieranno mai», che «per cambiare ci vorranno decenni»: appunto! Panta rei… il tempo passa e se, come mi ha insegnato il mio amico e maestro di tenacia, Ottaviano De Biase, non metti una pietra tutti i giorni, ti troverai sempre a mani vuote…

Ieri mi è capitato tra le mani questo articolo di Ottopagine, di quasi dieci anni fa, di Salvatore Walter Pompa, resoconto di un convegno organizzato a Montoro Inferiore… il cambiamento, appunto!

Riporto un paio di passaggi, a mio avviso, ancora molto attuali.

«Le chiavi per lo sviluppo territoriale ecosostenibile sono tradizione, tipicità, territorio e trasparenza, quest’ultima intesa come onestà nei comportamenti.»

«L’organizzazione è la prima parola d’ordine, organizzazione che deve essere intesa come condivisione; una rete di solidarietà intesa come compenetrazione degli interventi utili a produrre risultati concreti. Valle del Sabato e Valle dell’Irno costituiscono una fetta di territorio meritevole di interventi di conservazione del immenso patrimonio naturalistico che costituisce la vera ricchezza di questi territori. Troppo spesso si parla di sviluppo e troppo spesso si ignora che la necessità primaria è evitare la dispersione delle tradizioni e delle specificità di ogni singolo territori.»

(Fonte: Ottopagine, 24 novembre 2007, pag. 13.)

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