Quando la cipolla (ramata) diventa cultura… e sostenibilità

Venerdì 27 giugno 2025 ho avuto il piacere di partecipare, con entusiasmo e spirito di condivisione, alla prima serata della “Festa del Raccolto”, un evento che ha saputo coniugare in modo armonico la tradizione agricola, la cultura materiale e il rispetto per l’ambiente.

In un’atmosfera vibrante di profumi, sorrisi e saperi antichi, il programma della serata ha offerto ai visitatori un ricco ventaglio di esperienze autentiche: dall’intreccio delle cipolle – gesto simbolico e concreto di connessione con la terra – alle degustazioni guidate di mieli locali, fino alla genovese di Luisa Tolino, che ha saputo conquistare i cuori (e i palati) di grandi e piccini.

Ma il cuore pulsante della mia partecipazione è stato il workshop sull’ambiente e la sostenibilità, moderato con grande sensibilità da Carmela Cerrone, giornalista e wine consultant, preceduto dai saluti di Nicola Barbato, ideatore e anima dell’evento.

Nel mio intervento ho voluto sottolineare un concetto chiave: la sostenibilità non è una moda, ma una necessità. È una scelta quotidiana fatta di piccoli gesti, di cura, di rispetto. E può (e deve!) passare anche attraverso la valorizzazione del territorio, delle sue risorse, delle sue tradizioni. È proprio nelle feste di comunità come questa che si costruisce una cittadinanza ecologica attiva, capace di prendersi cura del futuro a partire dal presente.

E per chiudere in bellezza, come da tradizione Greenopoli, ho regalato al pubblico un momento di leggerezza e riflessione con il Ramatarap: una eco-canzone ironica e coinvolgente, pensata per far sorridere e pensare, perché anche l’educazione ambientale può – e deve – far cantare il cuore! 🎶🍅

🎥 Guarda il Ramatarap:
👉 https://www.youtube.com/watch?v=rR3u7JHm_48

La “Festa del Raccolto” ha dimostrato che valorizzare il passato e pensare al futuro non sono due strade divergenti, ma due binari che possono correre insieme. La cipolla, regina dell’evento, è diventata così non solo simbolo di identità territoriale, ma anche metafora di un’ecologia integrale, fatta di relazioni, memoria, conoscenza e gioia condivisa.